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Venerdì, 08 08 2025

E Este

BASSA PADOVANA

PM10: ALLERTA LIVELLO ARANCIONE

Durante la settimana trascorsa, l’espansione di un’alta pressione sull’area mediterranea ha portato condizioni di tempo stabile senza precipitazioni, senza venti significativi e con forti inversioni termiche, che quasi sempre sono risultate persistenti anche durante il giorno, determinando il ristagno di inquinanti e di umidità nei bassi livelli dell’atmosfera.
ARPAV ha ritenuto in data 18 febbraio di attivare il primo livello di allerta (arancione) per tutti i comuni dell'agglomerato di Padova, compreso Este a partire da martedì 19 febbraio. Il primo livello di allerta prevede, oltre al mantenimento delle precedenti misure di cui all'Ordinanza n. 139 del 24.10.2018, l'informazione e la sensibilizzazione della popolazione sul livello di allerta raggiunto (semaforo arancio).
Si riportano di seguito alcune informazioni e suggerimenti per la salvaguardia della salute.
Il particolato atmosferico rappresenta un problema per la salute. Le categorie della popolazione più a rischio sono i bambini, gli anziani e le persone affette da malattie croniche dell’apparato respiratorio e circolatorio, in generale più vulnerabili agli effetti dell’inquinamento.
Sono inoltre a rischio le persone che passano molte ore all’aperto facendo attività fisica o lavori pesanti. Durante l’attività fisica, infatti, le polveri sottili penetrano più profondamente nell’apparato respiratorio. 
L’esposizione al particolato atmosferico diventa tanto più importante quanto più intensa è l’attività fisica che si sta svolgendo. Si deve tenere conto che durante la giornata la concentrazione del particolato atmosferico non è costante, con valori minimi nelle ore centrali della giornata e valori massimi dalle prime ore della sera alle prime ore del mattino. 
Inoltre i livelli degli inquinanti atmosferici in generale sono più bassi lontano dalle sorgenti emissive (strade, impianti produttivi ecc.).
Per tale motivo durante la stagione fredda è preferibile:
• concentrare le attività all’aria aperta alle prime ore del pomeriggio e distante dai bordi delle strade;
• aerare le abitazioni in tarda mattinata o nel primo pomeriggio, evitando di lasciare aperte per lungo tempo le finestre la mattina presto o in serata;
• ridurre l’uso dei veicoli a motore privati utilizzandoli solo per gli spostamenti strettamente necessari, preferendo forme alternative di mobilità più sostenibile (trasporto pubblico, spostamenti in bicicletta e a piedi), specialmente nelle brevi tratte;
• spegnere i motori dei veicoli merci durante le fasi di carico/scarico e degli autoveicoli per soste prolungate in corrispondenza di passaggi a livello e di particolari impianti semaforici;
• ridurre le ore di funzionamento degli impianti di riscaldamento domestico, disattivandolo in assenza di persone; ridurre la temperatura massima nei locali;
• limitare al massimo l’utilizzo di stufe e caminetti alimentati a biomasse (legna, cippato, pellet ecc.) se, nell’edificio, sono presenti altri sistemi di riscaldamento meno inquinanti (metano);
• nel caso di utilizzo di apparecchi a legna minimizzare le emissioni derivanti dalla combustione, attraverso l’utilizzo consapevole dell’impianto: bruciare solo legna secca, non bruciare altri materiali, verificare l’efficace e corretta conduzione della combustione affinché sia la più completa possibile. Verificare la pulizia delle canne fumarie delle stufe e l’esecuzione della manutenzione degli impianti termici;
• non bruciare sfalci, potature ed altri residui agricoli: all’aperto le condizioni di combustione non ottimali provocano, ancora di più, la formazione di polveri e altri composti tossici come il benzo(a)pirene.

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