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A22, GIÙ LE MANI DALL'AUTOBRENNERO
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Salemi (PD): "A22, giù le mani dall'Autobrennero. Sboarina coinvolga su questa partita Regione, Provincia e gli altri Enti Locali"
"Giù le mani dall'Autobrennero Spa. Chi si fa paladino dell'autonomia un giorno sì, e l'altro pure, non ha niente da dire davanti allo statalismo più retrivo del Ministro Toninelli e di un Governo che sta azzoppando lo sviluppo del Nord?". Con queste parole, la consigliera regionale del Partito Democratico, Orietta Salemi, commenta “le notizie su un possibile accordo tra Ministero e Provincia di Bolzano sul futuro dell'A22”. "L'Autobrennero è da 60 anni un asse strategico dello sviluppo economico e produttivo – ricorda la Vicepresidente PD in Consiglio regionale - un modello territoriale che funziona e un modello di eccellenza gestionale, sia per dividendi ai soci, sia per ricadute in termini di investimenti infrastrutturali, compresi quelli su ferro. Per tutti questi motivi, ci aspettiamo una presa di posizione senza tentennamenti a difesa di questo modello, ma soprattutto contro un'operazione con la quale il Ministro Toninelli ha un solo obiettivo: racimolare un po' di soldi, scavando il barile dove può”. “La Lega, che governa in asse da Verona a Roma passando da Venezia, si faccia sentire – chiede l’esponente Dem - Si facciano sentire Fugatti da Trento e il presidente Zaia, rimasto finora in un silenzio assordante su questa partita, a meno che davvero per lui non contino solo l'Est e la Pedemontana". "Il Sindaco Sboarina spende parole nette sull'A22 - aggiunge Salemi - ma non basta: oltre a farsi fotografare a braccio di Salvini e Zaia, il Primo cittadino levi la sua voce verso gli amici della Lega che governano territori locali e Stato, convochi subito un Tavolo Tecnico urgente con la Provincia di Verona e promuova un fronte con gli altri soci, compresi gli Enti Locali di Lombardia ed Emilia, che partecipano all'Autobrennero Spa”. È ora di cominciare a pensare che per amministrare bene non basta il piccolo cabotaggio dentro le mura di Verona – conclude Orietta Salemi - ma servono scelte strategiche che riportino la città al centro dell'interesse regionale e nazionale".