Este - Bassa Padovana

INTERVISTA AL SINDACO GALLANA: I PRIMI TRE ANNI ALLA GUIDA DI ESTE
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Gentile Sindaco Gallana, il 19 giugno 2019 è stato il terzo anniversario della sua vittoria elettorale e, di conseguenza, l’inizio del suo quarto anno di mandato. Qual è il bilancio che traccia di questi primi tre anni alla guida di Este?
“Fare il sindaco è un’esperienza unica dal punto di vista umano. È totalizzante e si scopre l’umanità intera in tutti i suoi aspetti. Il bilancio è sicuramente positivo. Ho trovato una situazione iniziale molto critica e giorno per giorno perseguiamo l’obiettivo di ristrutturare metodo e organizzazione interna, per favorire una riqualificazione della città sotto molti punti di vista. L’attenzione primaria è nel settore sociale con sostegno alle famiglie e alle persone in difficoltà, contrasto alla povertà educativa, moltissimi i progetti sociali attivati. Togliere il degrado, rigenerare i vuoti urbani, manutenzione ordinaria e straordinaria di strade, marciapiedi e verde, per molto tempo trascurati. Molti passi avanti sono stati fatti in tema di sicurezza, con un impegno costante in collaborazione con le Forze dell’Ordine e la nostra Polizia Locale ma anche con l’aiuto della Regione Veneto per la messa in funzione di un moderno sistema di video sorveglianza e controllo del territorio.”
Qual è stato l’obiettivo o il risultato che le pare di aver raggiunto al meglio, fin ora, e che le ha dato più soddisfazione?
“I risultati più importanti sono quelli che riguardano l’aiuto alle persone e ai minori in difficoltà. Aiutare concretamente la vita, significa rispondere allo spirito di servizio che è alla base del mio ruolo di sindaco. Più semplice, perché basato su un tessuto ricco di eccellenze e di associazionismo, è l’aver riattivato e creato sinergie nell’ambito della rivitalizzazione della città e della sua attrattività dal punto di vista culturale, turistico e dei servizi alle famiglie. La mia personale soddisfazione è contribuire a valorizzare l’identità culturale dei beni storico-artistici della città di Este.”
La sua Giunta ha avuto dei cambiamenti dall’inizio del suo mandato. Di recentissima nomina è il nuovo assessore ai lavori pubblici. Come valuta l’operato dei suoi assessori?
“Il nuovo assessore Paolo Rosin è persona competente e grande lavoratore. Ci conosciamo fin da ragazzi e sono particolarmente contenta che si sia messo a disposizione per la città. Ora la squadra è completa e ognuno per le sue mansioni persegue le linee programmatiche del mandato. È un lavoro di squadra; siamo abituati a lavorare e confrontarci settimanalmente anche con l’aiuto dei consiglieri. Ci sono momenti difficili, altri di grande soddisfazione. Quello che ci accomuna è il concetto di lavorare per la città in modo trasparente e con uno spirito di puro servizio.”
In queste ultime settimane Este è stata al centro di un’inchiesta giornalistica riguardante la società SESA spa, società controllata per il 51% dal suo Comune. L’inchiesta si concentra sulle attività che la società intraprende nell’economia circolare. Che cosa ha da dire a riguardo?
“La nostra città è stata ferita da un attacco mediatico. Due erano i focus dell’inchiesta: il compost di SESA non sarebbe a norma e l’addetto stampa avrebbe tentato di condizionare il lavoro dei giornalisti. Mi sono preoccupata immediatamente del primo messaggio chiedendo agli organi di controllo (ARPAV, Provincia di Padova, Osservatorio rifiuti, Osservatorio dei suoli e AVEPA) di relazionarmi sulle analisi effettuate negli anni. ARPAV ha prontamente relazionato il lavoro svolto nel controllo del territorio, ribadendo, se mai ce ne fosse bisogno, che il compost che esce da SESA è a norma. Non lo dicono solo gli organi di controllo ma anche gli agricoltori che lo usano, i fornitori, la Presidente del Consiglio di Bacino Padova Sud, perché tutti conformemente, negli anni, hanno effettuato controlli su più livelli. SESA ha un’Autorizzazione Integrata Ambientale per la quale ha un sistema di controllo interno di analisi settimanale, ed è certificata a più livelli. Continueremo tutti in sinergia ad applicare questo stesso modello di autocontrollo e di collaborazione con gli organi di controllo. Sull’altro tema, che riguarda l’addetto stampa, sono in attesa di una relazione dallo stesso. Credo che ognuno abbia il diritto di difendersi anche, immagino, con i propri legali. L’Amministratore delegato e il Cda, se ravviseranno irregolarità nello svolgimento dell’attività lavorativa, prenderanno i provvedimenti dovuti. Se invece, come con l’argomento riguardante il compost, dovesse emergere una strumentalizzazione politica dei fatti, penso che ogni soggetto coinvolto avrà modo di rivalersi. Io stessa ho ricevuto attacchi personali e ingiusti, ma per quanto ne sia amareggiata, sono serena, perché ho la consapevolezza di aver sempre fatto tutto quanto in mio potere nell’interesse della città e nel rispetto della salute pubblica.”
Este, con Monselice, sono i due centri più popolati e importanti, da un punto di vista economico e sociale, di tutto il territorio del basso padovano. Lei quale ruolo crede che spetti ad Este per il suo territorio? E come pensa possa esercitarlo?
“Este, Monselice e come del resto ogni comune della bassa padovana ha una sua identità economica, culturale e sociale. Non mi piace parlare in ottica di centralità di un paese piuttosto che di un altro. Ognuno concorre alla qualità di un territorio che, oggi più che mai, ha bisogno di attenzione dal punto di vista economico, infrastrutturale e sociale. Siamo la parte della Provincia di Padova che ha maggior necessità di concertare, con la politica, uno sviluppo sostenibile che pensi alla riqualificazione di questa area del Veneto. Non possiamo chiederlo agli altri, se per primi noi sindaci e politici locali non sappiamo fare squadra. Mi auguro di poter sempre confrontarmi sulle politiche del nostro territorio con i colleghi degli altri paesi, abbandonando sterili metodi campanilistici che penalizzano particolarmente la nostra area.”
Fra due anni scadrà il suo mandato, certamente spetterà a lei decidere se voler continuare o meno la sua avventura amministrativa. Qual è il desiderio di Roberta Gallana per i suoi cittadini? Per che cosa spera, un domani, di esser ricordata dagli atestini?
"Faccio il sindaco con puro spirito di servizio; amo, anzi sono innamorata della mia città e per lei vivo quotidianamente impegnandomi a migliorarla. Molto lavoro c’è da fare, ma molto ne è stato fatto. Ho promesso il mio impegno, e come donna mi farebbe piacere ricordare le moltissime persone che con me contribuiscono ogni giorno al raggiungimento degli obiettivi. Più che me, vorrei si ricordassero dei moltissimi cittadini, associazioni e volontari che silenziosamente svolgono un’opera straordinaria trasformando questa città in comunità. Ho ricevuto soddisfazioni ma anche attacchi alla mia persona, ma sono in pace con la mia coscienza e pertanto le strumentalizzazioni politiche mi scivolano addosso. Fare il sindaco, oggi, significa saper accogliere le persone in difficoltà e allo stesso tempo essere determinata nelle scelte e decisioni. Più che far politica, mi piace amministrare il bene pubblico, è quello che ho imparato in trent’anni di impresa con mio padre".